Mendrisio, Chiesa parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano.
Progetto: architetto Luigi Fontana - Muggio (1812-1877) su precedente disegno dell'architetto Simone Cantoni pure di Muggio.
Collaboratore: architetto Ignazio Cremonini.
Posa prima pietra: 12 aprile 1863
Consacrata il 6 novembre 1876 da monsignor Vincenzo Molo vescovo di Gallipoli, amministratore apostolico del Ticino.
Facciata.
Progetto: architetto. Alessandro Ghezzi, Tenero; su precedente disegno dell'architetto Luigi Fontana.
Costruzione: 1922 - 1923
Scalinata e le rampe eseguite su disegno dell'architetto Ignazio Cremonini.
Campanile.
Progetto: architetto Luigi Fontana - Muggio ((1812-1877)
Costruzione: 1907
Testi consultati:
La Chiesa dei SS. Cosma e Damiano di Mendrisio - A cura del Consiglio parrocchiale - Mario Medici - 1975
Mendrisio nei tempi e nei luoghi - A cura della Corporazione dei Patrizi di Mendrisio - Flavio Medici - 1994
Manto di Giubilo - Arredi sacri nelle chiese di Mendrisio tra il XVI e il XX secolo - A cura di Anastasia Gilardi e don Angelo Crivelli
Mater Dolorosa - Sculture e rilievi in Ticino dal XIV al XVIII secolo - A cura di Anastasia Gilardi e don Angelo Crivelli
Come conoscere i santi e i patroni nell'arte e nelle immagini popolari - Jaka Book - 2003
Foto nro. 12 - 72 - 73 - 74 - 75 - 76 - 209 - 210 testo don Claudio Premoli Arciprete di Mendrisio - 2021
Facciata.
1)
Scalinata e rampe eseguite su disegno dell'architetto Ignazio Cremonini. (1879)
2)
Facciata in stile neoclassico, tre grandi archi sostenuti da colonne e pilastri.
Sopra il portico un attico con il grande orologio, due bassorilievi e quattro cariatidi.
Il tutto è sovrastato dalla cella campanaria e dal cupolino cricolare con base ottagonale.
3)
Campanile.
4-5)
Progetto: architetto Luigi Fontana - Muggio ((1812-1877)
Cella campanaria; base quadrata, sopralzo poligonale, cupolino circolare sormontato da una croce di ferro.
6)
Cella campanaria.
7)
Cariatide (1) Cariatide (2) Cariatide (3) Cariatide (4)
Le quattro grandi cariatidi e i due bassorilevi con episodi della vita dei Santi Cosma e Damiano, opere dello scultore prof. Giovanni Roncoroni.
8)
Il grande orologio dono dei fratelli Felix e Juan Bernasconi.
9)
Cariatide (1) I Santi Cosma e Damiano al capezzale di un'ammalata. Cariatide (2)
10)
Bassorilevo a sinistra dell'orologio.
I Santi Cosma e Damiano al capezzale di un'ammalata (forse Palladia) che viene guarita.
11)
Cariatide (3 I Santi Cosma e Damiano davanti a Lisia, Cariatide (4)
il goverantore della Cilicia
12)
Bassorilevo a destra dell'orologio,
I Santi Cosma e Damiano davanti a Lisia, il goverantore della Cilicia che li condanna a morte.
Nella storia della passione dei due santi si narra che durante le persecuzioni dei cristiani promosse dall'imperatore illiro-romano Diocleziano
(282-305) Cosma e Damiano furono fatti arrestare dal prefetto di cilicia, Lisia. Avrebbero quindi subito un feroce martirio, così atroce che su
alcuni martirologi è scritto che essi furono martiri cinque volte.
I supplizi subiti da Cosma e Damiano differiscono secondo le fonti. Secondo alcune furono dapprima lapidati, ma le pietre rimbalzarono contro i soldati;
secondo altre furono crudelemente fustigati, crocefissi e bersagliati dai dardi, ma le lance rimbalzarono senza riuscire a fare loro del male.
Altre fonti ancora narrano che furono gettati in mare da un alto dirupo con un macigno appeso al collo, ma i legacci si sciolzero e i fratelli riuscirono
a salvarsi, e ancora incatenati e messi in una fornace ardente, senza venire bruciati.
Furono quindi decapitati, assieme ai loro fratelli più giovani (o discepoli), Antimo, Leonzio e Euprepio, nella città di Cirro, nei pressi di Antiochia.
13-14)
Cariatide (1) Cariatide (2)
Angelo con un vaso d'incenso (?) nella mano destra. Angelo in atto di preghiera.
15-16)
Cariatide (3) Cariatide (4)
Angelo in atto di preghiera. Angelo con un vaso d'incenso (?) nella mano sinistra.
17)
Capitelli a motivi vegetali, pilastro e colonna a sinistra.
18)
Capitello colonne centrali.
19)
Capitelli a motivi vegetali, colonna e pilastro a destra.
Pianta.
Interno.
20)
Vista verso l'altare maggiore.
21)
Vista verso l'altare maggiore.
22)
Vista verso la Cappella del Crocifisso.
23)
Vista verso la Cappella del Crocifisso.
24)
25)
Vista verso la Cappella della Madonna del Rosario.
26)
Vista verso la Cappella della Madonna del Rosario.
27)
28)
Vista verso la controfacciata.
Volta sopra la controfacciata.
29)
< Cappella di Sant'Antonio. Cappella di San Michele Arcangelo e Battistero >
Particolari della foto 29.
30-31-32)
Putto a sinistra. Spirito Santo. Putto a destra.
Spirito Santo.
33)
34-35)
Putto a sinistra. Putto a destra.
36)
L'iscrizione ricorda la costruzione, la benedizione e la consacrazione della chiesa.
D. O. M.
ANNO DOMINI MILLESIMO OCTINGENTESIMO OCTOGESIMO SEPTIMO
HOC TEMPLUM
CUJUS PRIMARIUS LAPIS POSITUS FUIT PRIDIE IDUS APRILIS MDCCCLXIII
COMPLETUM ET BENEDICTUM
DIE VIGESIMA SEXTA MENSIS SEPTEMBRIS ANNO 1875
CLERO PLAUDENTE AC POPULO OPPIDI MENDRISII
AD HONOREM DEI SS. VIRGINIS DEIPARAE ET SANCTIS MM COSMAE ET DAMIANI
DICATUM
ILLmus. ET REV.mus. VINCENTIUS MOLO GALLIPOLIS TITULARIS EPISCOPUS
HUJOS PAGIU TICINENSIS ADMINISTRATOR APOSTOLICUS
SEPTIMO IDUS NOVEMBRIS SOLEMNITER CONSECRAVIT
PRO FESTO AUTEM DEDICATIONIS HUJUS TEMPLI SINGULIS ANNIS INPOSTERUM CELEBRANDO
DOMINICAM ULTIMAM OCTOBRIS ASSIGNAVIT
A DIO OTTIMO MASSIMO
NELL'ANNO DEL SIGNORE 1887
QUESTO TEMPIO
LA CUI PRIMA PIETRA FU POSATA IL 12 APRILE 1863
FINITO E BENEDETTO
ILGIORNO 26 SETTEMBRE DELL'ANNO 1875
FRA IL GIUBILO DEL CLERO E DEL POPOLO DEL BORGO DI MENDISIO
AD ONORE DI DIO, DELLA SS. VERGIONE E DEI SS. COSMA E DAMIANO
DEDICATO
L'ILL.mo. E REV.mo. VINCENZO MOLO VESCOVO TITOLARE DI GALLIPOLI
AMMINISTRATORE APOSTOLICO DEL CANTONE TICINO
IL 6 NOVEMBRE SOLENNEMENTE CONSACRÒ
PER LA FESTA POI DELLA DEDICAZIONE DI QUESTO TEMPIO DA CELEBRARSI IN FUTIRO OGNI ANNO
ASSEGNÒ L'ULTIMA DOMENICA DI OTTOBRE.
37-38)
39-40
Acquasantiere, marmo di Arzo.
Pianta
Cupola centrale. 821 Lato controfacciata 41)
Lato cappella del Crocifisso Lato cappella Madonna del Rosario
Lato altare Maggiore
Base della cupola.
42)
(1) Angelo orante. (2) Mitria vescovile. (3) Angelo con turibolo.
Evangelista Matteo, simbolo l'angelo.
43-44
(1) Angelo orante. (3) Angelo con turibolo.
45)
(2) Mitria vescovile, due libri, un pastorale, un bastone con croce.
L'ostia sopra un calice, una stola, una piccola acquasantiera.
Motivo vegetale.
46)
(3) Angelo con turibolo. (4) I Dieci Comandamenti. (5) Angelo con ramo di palma ???
Evangelista Luca, simbolo il bue.
47-48)
(3) Angelo con turibolo. (5) Angelo con ramo di palma.
49)
(4) Occhio del Padre Eterno, tavole con i Dieci Comandamenti,
Un candelabro a sette bracci, un bastone con un serpente attorcigliato.
Un turibolo. Tralci di vite con grappoli d'uva, simbolo dell'Eucarestia.
Candelabro a sette bracci "Menorah", simbolo della religione ebraica.
Lampada ad olio consacrato che nell'antichità veniva accesa all'interno
del Tempio di Gerusalemme.
Bastone con serpente attorcigliato. Bastone di Asclepio, simbolo greco
associato alla medicina.
50)
(5) Angelo con ramo di palama ??? (6) Stendardo. (7) Angelo con croce.
Evangelista Marco, simbolo il leone.
51-52)
(5) Angelo con ramo di palma.
53)
(6) Stendardo con croce, un libro.
Motivo vegetale.
54)
(7) Angelo con croce. (8) Libro aperto. (1) Angelo orante.
Evangelista Giovanni, simbolo l'aquila.
55-56)
(7) Angelo con croce. (1) Angelo orante.
57)
(8) Un libro chiuso, un libro aperto, una tiara papale, ?????, un ostensorio,
La croce di Lorena, la croce papale tripla, una navicella, un turibolo
una stola.
Motivo vegetale.
Croce papale tripla, le tre traverse rappresentano il triplice ruolo del Papa:
Vescovo di Roma - Patriarca dell'Occidente - Susccessore di San Pietro Apostolo.
Croce di Lorena detta anche croce d'Angiò, anche croce patriarcale o vescovile.
La traversa più corta rappresenta la targa inchiodata sulla croce di Gesù "titulus crucis".
con la scritta I.N.R.I.
Pennacchi della cupola centrale.
Nei pennacchi sono rappresentati i quattro Evangelisti - Augusto Artari (1840-1924)
58)
Evangelista Giovanni. Evangelista Matteo.
59)
Evangelista Giovanni, simbolo l'aquila.
60)
61)
Evangelista Giovanni, simbolo l'aquila.
62)
Evangelista Matteo, simbolo l'angelo.
63)
64)
Evangelista Matteo, simbolo l'angelo.
65)
Evangelista Marco. Evangelista Luca.
66)
Evangelista Marco, simbolo il leone.
67)
68)
Evangelista Marco, simbolo il leone.
69)
Evangelista Luca, simbolo il bue.
70)
71)
Evangelista Luca, simbolo il bue.
Vetrata altare del Crocifisso anche del Sacro Cuore. (Testo: Don Claudio Premoli - Arciprete di Mendrisio - 2021)
72)
Al centro la figura di Gesù che mette in evidenza in suo Sacro Cuore, circondato da due Arcangeli con cartiglio
(la scritta presumibilmente composta a secco è sparita) e due vasi coi simboli dell'Eucaristia (spighe e tralci d'uva).
(La firma dell'artista o della fabbrica della vetrata in basso a sinistra: J. Jourdin Acacias, Genéve)
Vetrata altare della Madonna del Rosario. (Testo: Don Claudio Premoli - Arciprete di Mendrisio - 2021)
73)
In un dolce paesaggio montano al centro della scena l'apparizione su una nuvola della Madonna, Regina del Santo Rosario, col Bambino Gesù.
La Vergine, volta a destra, porge la corona del S. Rosario a a Santa Caterina da Siena (attributi iconografici: la veste da oblata domenicana, la corona
di spine), inginocchiata a destra. Il Bambino Gesù volto a sinistra, porge la corona del S. Rosario a a San Domenico (fondatore dell'Ordine dei
Predicatori, i Domenicani, con i suoi attributi iconocgrafici: l'abito domenicano, il cane con la fiaccola, il libro della Scrittura, il giglio sibolo di purezza).
Ai lati estremi della vetrata due piante di rose. (La firma dell'artista o della fabbrica della vetrata in basso a destra: J. Jourdin, Genéve)
Vetrata sinistra del coro. (1925). (Testo: Don Claudio Premoli - Arciprete di Mendrisio - 2021)
74)
San Cosma in un paesaggio marino (con in mano il vaso degli unguenti o delle medicine) e l'Angelo con la corona della vittoria
(la corona segno del martirio) - (1925)
Vetrata centrale del coro. (1909). (Testo: Don Claudio Premoli - Arciprete di Mendrisio - 2021)
75)
In una loggia aperta su un paesaggio lacustre (Lago di Tiberiade) Gesù consegna il primato a San Pietro. Il riferimento scritturistico è
il Vangelo di Giovanni al capitolo 21: in forma solenne, e forse giuridica, Cristo risorto affida a Pietro la cura di tutto il gregge, agnelli e pecore.
Gv 21,15-19:v. il testo qui sotto:
15Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?» gli rispose «Certo Signore, tu lo sai
che ti voglio bene». Gli disse «Pasci i mieie agnelli».
16Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «certp Signore, tu lo sai che ti voglio bene».
Gli disse: «Pascola le mie pecore».
17Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse:
«Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore».
18In verità, in verità io ti dico: «quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani,
e un altro ti vestirà e ti porteraà dove tu vuoi».
19Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo aggiunse: «Seguimi». (20-25)
Vetrata destra del coro. (1925). (Testo: Don Claudio Premoli - Arciprete di Mendrisio - 2021)
76)
San Damiano in un paesaggio con vivaci fiamme (in mano il libro, segno della sapienza medicale) e l'Angelo che porge la palma della
vittoria (palma segno del martirio).
Nella storia della passione dei due santi si narra che durante le persecuzioni dei cristiani promosse dall'imperatore illiro-romano Dioclieziano
(282-305) Cosma e Damiano furono fatti arrestare dal prefetto di cilicia, Lisia. Avrebbero quindi subito un feroce martirio, così atroce che su
alcuni martirologi è scritto che essi furono martiri cinque volte.
Pianta
Cappella di San Michele Arcangelo, anche Battistero.
Incoronazione della Vergine.
Santa Lucia. San Michele Arcangelo. Santa Apollonia. Sacra Famiglia.
77)
Fonte battesimale racchiuso da una pregevole cancellata in ferro battuto.
Vasca poligonale in marmo di Arzo, ciborio ligneo con cupoletta a squame.
78-79-80)
81)
Visto di sbieco da sinistra.
82)
Visto frontale.
83)
Visto di sbieco da destra.
84)
Vasca poligonale in marmo di Arzo, ciborio ligneo con cupoletta a squame.
Costruito per essere usato dalle due parrcocchie (dei Santi Cosma e Damiano e di San Sisinio alla Torre)
85-86)
Sul bordo della vasca la scritta:
«IMPENSIS ET COMMODO UTRIUSQUE PAROCHIAE MENDRISII ERECTUM».
87-88-89)
Santa Lucia. Incoronazione della Vergine. Santa Apollonia.
San Michele Arcangelo.
90-91)
Santa Lucia, vergine e martire, nella mano sinistra Santa Apollonia, vergine e martire, nella mano destra
la palma del martirio con un occhio, patrona degli una tenaglia con un dente, patrona dei dentisti e dei
oculisti dei ciechi e degli elettricisti. malati di denti.
Giovanni Battista Franchinetti, bottega di Francesco Torriani (1631-1700),
Incoronazione della Vergine.
Figlio Spirito Santo Dio Padre
92)
Santa Caterina. San Michele Arcangelo. San Francesco.
Per la figura di San Michele Arcangelo vedi anche la foto nro. 55 «Eremo di San Nicolao».
Giovanni Battista Franchinetti, bottega di Francesco Torriani (1631-1700)
93)
Sacra Famiglia, ignoto.
94)
Sacra Famiglia, ignoto
Nicchia dei Santi Cosma e Damiano.
95)
Sopra la nicchia, San Grato vescovo.
96)
San Grato vescovo di Aosta rappresentato con un angelo che solleva un piatto con la testa di San Giovanni Battista.
A San Grato, vissuto nel V secolo si attribuisce il ritrovamento della testa del Battista fatto decapitare da Erode Antipa su istigazione di Erodiade.
Bottega di Francesco Torriani (Fine XVII secolo).
97)
Santi Cosma e Damiano, patroni della chiesa.
98)
San Cosma. San Damiano.
Testo vedi foto 005a.
Pianta
Cappella del Crocifisso, anche del Sacro Cuore.
99)
100)
Marmo policromo (1934).
101)
102)
103-104-105)
Simboli della Passione. Simboli della Passione.
La corona di spine, la spugna Il panno della Veronica, la spugna
imbevuta di aceto e la lancia imbevuta di aceto e la lancia
che trafisse il costato di Gesù. che trafisse il costato di Gesù.
Volta della Cappella del Crocifisso.
106)
107)
<Cappella Jemale. Sagrestia organo >
108-109)
< Cappella Jemale. Sagrestia organo >
110-111)
112)
Putti alati con spighe di grano e tralci di vite simboli dell'Eucarestia.
Spighe di grano; a significare il pane, il corpo di Cristo.
Tralci di vite, grappoli di uva; a significare il vino, il sangue di Cristo.
113)
Medaglione, putto alato.
Pianta
Cappella di Sant'Antonio di Padova.
114)
115-116)
Altare su disegno dell'architetto Ignazio Cremonini (1878).
117)
118-119)
Statua di legno intagliato e dipinto - Giuseppe Runggaldier - Ortisei (ca. 1932).
120)
San Carlo Borromeo. Miracolo della mula.
121-122)
San Carlo Borromeo.
123)
Miracolo della mula - Olio su tela - Ignoto
Il testo dice:
«Un signore spregiudicato di nome Bonovillo, negando che Gesù C. fosse presente nell'Ostia consacrata, sfidava S'.Antonio dicendo: farà da
giudice la mia mula. Vedremo, se postole innanzi il vostro pane sacramentale, essa l'adori! Il Santo accetta la sfida, e, nel giorno stabilito,
accompagnato dai suoi frati, col SS. Sacramento s'incammina verso il palazzo del signorotto Bonovillo l'incontra per istrada, colla sua mula
digiuna da 8 giorni, e, in presenza del SS. Sacramento le presenta la biada. Oh prodigio! La mula la scia la biada, abbassa la testa e si inginocchia».
124)
125)
126)
Miracolo di Sant'Antonio. Crocifissione e i Santi
Cosma e Damiano.
127)
Miracolo di Sant'Antonio - Sant' Antonio riattacca il piede a un giovane - Ignoto.
Il testo dice:
«Un certo giovine, in un atto di collera, aveva dato un calcio a sua madre. St. Antonio gli disse: Quel piede meriterebbe di essere tagliato!
Il giovine, pentito del fallo, prende una scure, e tronca il piede colpevole. Venuto a cognizione del fatto, St. Antonio va a trovare il giovine,
e con un miracolo strepitoso, gli riattacca il piede alla gamba».
128)
129)
130-131)
Crocifissione e i Santi Cosma e Damiano.
Nicchia di Santa Rita da Cascia.
132)
Sopra la nicchia, Sant' Isidoro Agricola.
133)
Sant' Isidoro Agricola.
Vissuto nel secolo XI - Patrono dei contadini e dei raccolti nei campi.
134-135)
136)
Santa Rita da Cascia, olio su tela - Battista Pozzi detto Tita (1902-1958)
Secondo la tradizione avrebbe ricevuto conficcata in fronte una spina dalla corona del Crocifisso.
Pianta
Cappella della Madonna del Rosario.
137)
138)
Ai lati dell'altare quadretti con i Misteri del Rosario, dipinti su legno e su rame - Francesco Torriani (1612-1681)
A sinistra, dal basso: A destra, dal basso:
1) Natività della Vergine. 1) Sposalizio della Vergine. ???
2) Gesù nell'orto degli ulivi. 2) Annunciazione.
3) Flagellazione. 3) Visita alla cugian Elisabetta.
4) Gesù coronato di spine. 4) Natività.
5) Salita al Calvario. 5) Presentazione di Gesù al Tempio.
6) Crocifissione. 6) Presentazione di Gesù al tempio. ???????
7) Discesa dello Spirito Santo. 7) Gesù fra i dottori del Tempio. ????????
139)
140)
141)
La Madonna del Rosario con il manto durante il mese Mariano (maggio 2021).
142)
Madonna del Rosario - Legno intagliato, gessato e dipinto. (cm. 190 x 70 x 52) Scultore lombardo (Circa 1694).
Mostra «Legni preziosi» - Pinacoteca Züst, Rancate (16 ottobre - 22 gennaio 2017)
143)
144-145)
146)
Volta cappella Madonna del Rosario
147)
< Sagrestia. Museo >
148)
< Sagrestia. Museo >
149-150)
151)
Putti alati con spighe di grano e tralci di vite simboli dell'Eucarestia.
Spighe di grano; a significare il pane, il corpo di Cristo.
Tralci di vite, grappoli di uva; a significare il vino, il sangue di Cristo.
152)
153)
Medaglione con la colomba dello Spirito Santo affiancata da due angeli.
Quadretti della lunetta - Dipinti su legno - Francesco Torriani (1612-1681)
154)
Risurrezione Incoronazione della Vergine Assunzione della Vergine
155)
Incoronazione della Vergine.
156-157)
Risurrezione. Assunzione della Vergine.
158)
Quadretti a sinistra dell'altare, dipinti su legno e su rame - Francesco Torriani (1612-1681).
Dall'alto:
7) Discesa dello Spirito Santo.
6) Crocifissione.
5) Salita al Calvario.
4) Gesù coronato di spine.
3) Flagellazione.
2) Gesù nell'orto degli ulivi.
1) Natività della Vergine.
159-160-161)
7) Discesa dello Spirito Santo. 6) Crocifissione. 7) Discesa dello Spirito Santo.
6) Crocifissione. 5) Salita al Calvario. 6) Crocifissione.
5) Salita al Calvario. 4) Gesù coronato di spine. 5) Salita al Calvario.
4) Gesù coronato di spine.
162-163-164)
3) Flagellazione. 5) Salita al Calvario. 7) Discesa dello Spirito Santo.
2) Gesù nell'orto degli ulivi. 4) Gesù coronato di spine. 6) Crocifissione.
165)
7) Discesa dello Spirito Santo.
6) Crocifissione.
166-167)
1) Natività della Vergine. 7) Discesa dello Spirito Santo.
168)
Quadretti a destra dell'altare, dipinti su legno e su rame, Francesco Torriani (1612-1681).
Dall'alto:
7) Ascensione al cielo.
6) Gesù fra i dottori del Tempio.
5) Presentazione di Gesù al Tempio.
4) Nascita di Gesù.
3) Visita alla cugina Elisabetta.
2) Annunciazione.
1) Sposalizio della Vergine.
169-170-171)
7) Ascensione al cielo. 5) Presentazione di Gesù al Tempio 7) Ascensione al cielo.
6) Gesù fra i dottori del Tempio 4) Nascita di Gesù. 6) Gesù fra i dottori del Tempio
5) Presentazione di Gesù al Tempèio 3) Visita alla cugina Elisabetta. 5) Presentazione di Gesù al Tempio.
4) Nascita di Gesù.
172-173-174)
3) Visita alla cugina Elisabetta. 5) Presentazione di Gesù al Tempio. 7) Ascensine al cielo.
2) Annunciazione. 4) Nascita di Gesù. 6) Gesù fra i dottori del Tempio.
175)
7) Ascensione al cielo.
6) Gesù fra i dottori del Tempio.
176-177)
1) Sposalizio della Vergine. 7) Asensione al cielo.
Pianta
Le quattro grandi statue. (Altezza mt. 3,50)
Opere dello scultore Gianni Remuzzi di Bergamo (1894-1951)
178-179
A sinistra dell'altare del Crocifisso.
180-181)
A destra dell'altare del Crocifisso..
182-183)
A sinistra dell'altare della Madonna del Rosario.
184-185)
A destra dell'altare della Madonna del Rosario.
Pianta
Volta del presbiterio.
186)
< Organo. Sagrestia >
187)
Putto alato. Occhio di Dio Padre. Putto alato.
188-189-190)
Putto alato. Occhio di Dio Padre. Putto alato.
191)
192-193)
194)
Presbiterio, parete sinistra. 195-196)
197)
Organo.
L'organo fu eseguito nel 1876 dai famosi organari i fratelli Pietro e Lorenzo Bernasconi di Varese-Lombardo.
Restaurato una prima volta nel 1974-1975 è stato recentemente rimesso a nuovo negli anni 2021-2022.
Per una dettagliata descrizione vedi: La Chiesa dei SS. Cosma e Damiano di Mendrisioi (da pag. 118 a pag.121) Mario Medici (1975)
198)
199)
200)
Presbiterio, parete destra.
201-202)
203)
Cantoria.
204)
205)
Crocifissione, con Maria Addolorata,San Giovanni apostolo ed evangelista
e i vescovi Sant'Ambrogio e Sant'Agostino.
206)
207)
208)
La Vergine Addolorata. San Giovanni apostolo ed evangelista.
209-210)
Sant'Ambrogio, vescovo di Milano e dottore della Chiesa. Sant'Agostino, vescovo e dottore della Chiesa, identificato dai simboli ai suoi
identificato dai simboli ai suoi pedi: simbolisimboli: la Mitra, piedi:la Mitra, il pastorale (segni della dignità vescovile), il libro col cuore
il flagello e la croce patriarcale al posto del pastorale. fiammeggiante, allusivo della sua attività di filosofo e teologo impegnato con
passione dopo la conversione a penetrare i "segreti" del Dio Uno e Trino.
211)
La Mitra, il flagello e la croce patriarcale. Il pastorale, la Mitra e il libro col cuore fiammeggiante.
Calotta del coro.
212)
Calotta del coro.
213)
TU ES CHRISTUS FILIUS DEI VIVI
Medaglioni dipinti. 214-215-216-217-218)
219-220)
Pellicano che nutre i piccoli. Agnello Pasquale, agnello seduto con una banderuola, la scritta dice:
«ECCE AGNUS DEI»
221-222)
Sacro cuore, croce, ancora. Agnello Pasquale trafitto da una spada.
223)
Fenice che risorge dalle sue ceneri.
Coro, parete sinistra.
224)
Crocifisso con S.Francesco Saverio. (cm. 200x136)
225)
San Francesco Saverio, rappresentato in abito gesuita volge lo sguardo verso l'Ostia raggiante.
Un granchio esce dal mare con il Crocifisso immerso e perso da Francesco per calmare le acqua.
La scritta dice:
SANCTUS FRANCISCUS XVERIUS INDIARUM APOSTOLUS.
PROPHETA. ET MAGNUS NOSTRI TEMPORIS THAUMATURGUS
San Francesco Saverio (1506-1552) Gesuita e missionario spagnolo, evangelizzatore delle Indie e del Giappone.
Attributi, il granchio e il Crocifisso. Protettore dei marinai, delle missioni e dei missionari.
Coro,parete destra.
226)
Le anime purganti (cm. 310x200) - Ignoto.
227)
Le anime purganti.
Altare maggiore.
228)
229)
Cartelli esposti nel corridoio del museo, entrata disabili.
230)
Visto frontale.
231-232)
Visto di sbieco, da sinistra. Visto di sbieco, da destra.
233)
Visto frontale.
234)
1) Cristo Risorto.
2) Padre Eterno.
3) Assunta.
4) Ecce Homo.
5) Pellicano che nutre i piccoli.
6) Deposizione.
7) Re Davide.
8) Profeta Ezechiele.
9) San Defendente.
10) San Cosma ?
11) San Carlo ?
12) San Rocco.
13) San Giovanni Battista.
14) San Damiano ?
15) San Pietro.
16) San Paolo.
17) Angelo.
(1) Cristo Risorto.
235)
(2) Padre Eterno.
236)
9) San Defendente. (7) Re Davide (3) Assunta. (8) Profeta Ezechiele. (12) San Rocco.
10) San Cosma ? (13) San Giovanni Battista.
11) San Carlo ? (14) San Damiano ?
(10) - (9) - (11) (14) - (12) - (13)
237)
(17) Angelo. (15) San Pietro. (4) Ecce Homo. (16) San Paolo. (17) Angelo.
(5) Pellicano che nutre i piccoli.
(6) Deposizione.
(1) Cristo risorto.
238)
(1) Cristo risorto.
239)
(2) Padre Eterno circondato da putti alati.
240)
(7) Re Davide (3) Assunta. (8) Profeta Ezechiele.
241)
(4) Ecce Homo.
(5) Pellicano che nutre i piccoli.
(6) Deposizione.
242)
(5) Pellicano che nutre i piccoli.
243)
(2) Padre Eterno circondato da putti alati.
244)
(7) Re Davide (3) Assunta. (8) Profeta Ezechiele.
245-246)
(10) San Cosma ? (9) San Defendente (11)San Carlo ? (14) San Damiano ? (12) San Rocco (13) San Giovanni Battista
247-248-249)
(15) San Pietro. (4) Ecce Homo. (16) San Paolo.
250)
(4) Ecce Homo.
251-252)
(15) San Pietro. . (16) San Paolo.
253-254)
17) Angelo con turibolo. 17) Angelo con turibolo.
255)
Facciata della ensa, cornice in legno dorato e dipinto.
Il pannello in tessuto bianco intercambiabile nasconde l'arca con il corpo di San Feliciano (Vedi anche foto 246b)
256)
Esposizione dell'arca con il corpo di San Feliciano martire, 18 agosto 2021.
La preziosa reliquia fu portata a Mendrisio nel 1745 dal sacerdote Giovanni Maderni.
San Feliciano venne proclamato protettore del Borgo e dei paesi vicini da Papa Clemente XIII.
L'arca con il corpo di San Feliciano fu portata l'ultima volta attraverso le vie del borgo nel 1945, anno del Secondo Centenerio del Santo.
Sopra il portale maggiore della parrocchiale stava la scritta:
EXULTATE PII
ET PROTECTORI OPPIDI
VICINARUMQUE VILLARUM
DIVO MARTYRI FELICIANO
REDDITE VOTA
CUJUS CORPUS
QUOD CHRISTUS HONORAVIT IN GLADIO
MENDRISIO
ABHINC DUECENTOS ANNOS
URBS ROMA
CONCESSIT
«Esultate, o fedeli, e rendete omaggi al Protettore del Borgo e dei paesi ciconvicini: il Santo Martire Feliciano,
il cui corpo, da Cristo onorato nel martirio, a Mendrisio, or sono duecento anni la città di Roma concesse»
257)
258)
L a chiesa parrocchiale durante l'esposizione del Santissimo Sacramento nel periodo delle "Quarant'ore" e la festa del CORPUS DOMINI.
(31maggio - 3 giugno - 2021).
"Quarant'ore", pratica devozionale consistente nell'adorazione per quaranta ore continue del Santissimo Sacramento visibile nell'ostensorio
contenente l'Ostia consacrata solennemente esposto sull'altare. Anche solenne esposizione annuale del Santissimo Sacramento.
Quaranta ore, il tempo in cui Gesù rimase nel sepolcro.
159-160)
261-262)
Il Santissimo Sacramento coperto con un panno e un Crocifisso.
263)
Il Santissimo coperto con un panno.
264)
Il Santissimo Sacramento esposto durante le ore di adorazione da parte dei fedeli.
265)
Esposizione del Santissimo Sacramento durante la festa del "CORPUS DOMINI".
266)
267)
Festa patronale in onore dei Santi Cosma e Damiano, 26 settembre 2021.
268)
Sulla mensa le statuine dei Santi Cosma e Damiano.
Facciata della mensa, cornice in legno dorato e dipinto, pannello in tessuto intercambiabile rosso.
Utilizzato il Venerdi Santo, la Domenica delle Palme e per le feste dei Santi Martiri.
269)
Facciata della mensa, cornice in legno dorato e dipinto, pannello intercambiabile in tessuto bianco.
Utilizzato in onore delle Feste del Signore, dei Santi Confessori e in onore della Madonna.
270)
Facciata della mensa, cornice in legno dorato e dipinto, pannello intercambiabile in tessuto verde.
Utilizzato le domeniche e le ferie del tempo ordinario.
271-272)
San Cosma, veste una tunica blu e un manto giallo, nella mano sinistra la palma del martirio.(Vedi anche foto 410).
Legno policromo - Giovanni Albino Carabelli - Castel San Pietro (1762)
273) 274)
San Damiano, indossa una tunica gialla e un manto blu, nella mano destra la palma del martirio (Vedi anche foto 409)
Legno policromo - Giovanni Albino Carabelli - Castel San Pietro (1762)
275)
Reliquiario dei Santi Cosma e Damiano.
Pianta
I numeri romani indicano le stazioni della Via Crucis.
La Via Crucis.
Pino cembro (anche cirmolo) della Val Gardena, intagliato e dipinto.
Scultore: Giuseppe Runggaldier di Ortisei (ca. 1930).
Ultimo restauro: Febbraio / Marzo 2021
Didascalie: dal libretto: VIA CRUCIS - Parrocchia SS. Cosma e Damiano - Mendrisio
Stazione I
276)
Gesù condannato a morte.
Stazione II
277)
Gesù caricato della croce.
Stazioine III
278)
La prima caduta.
Stazione IV
279)
Gesù incontra sua Madre.
Stazione V
280)
Gesù aiutato da Simone di Cirene.
Stazione VI
281)
Gesù asciugato dalla Veronica.
Stazione VII
282)
La seconda caduta.
Stazione VIII
283)
Gesù incontra lle donne.
Stazione IX
284)
La terza caduta.
Stazione X
285)
Gesù spogliato delle vesti.
Stazione XI
286)
Gesù è confitto alla croce.
Stazione XII
287)
Gesù muore in croce.
Stazione XIII
288)
Gesù è deposto dalla croce.
Stazione XIV
289)
Gesù è posto nel sepolcro.
Cappella Jemale.
290)
291)
292)
Altare, bronzo e marmo.
Tabernacolo e ambone, bronzo.
Sedile, marmo.
Gian Paolo Bellini - Rancate (1974).
293)
Crocifisso, già nella vecchia parrocchiale.
294)
Altare. Ambone.
295)
Tabernacolo.
296)
Altare, bronzo e marmo.
297)
Sedile, marmo. Ambone, bronzo
298)
Crocifisso ligneo, già nella vecchia chiesa parrocchiale (XVIII secolo).
299-300-301)
Madonna col Bambino (XX secolo ?)
302)
303-304)
305)
Sacro Cuore, contornato da due angeli e sette testine di putti alati.
Pianta
Sagrestia.
306)
Soffitto.
307)
Particolare della foto
308)
309)
310)
Sacro Cuore. Madonna col Bambino. Addolorata.
311)
Madonna col Bambino , ceramica invetriata (?), stucco lucido (?).
312-313)
Sacro Cuore, marmo Addolorata, marmo.
314)
Sacra Famiglia, legno intarsiato.
315)
316)
Natività (cm. 80x60) - Giovan Battista Bagutti, Rovio.
317)
318)
Ultima cena - Giovan Battista Bagutti.Rovio.
319)
320)
San Girolamo.
321)
322)
San Girolamo.
323)
Pianto di San Piertro.
321)
325)
San Sebastiano.
326)
327)
Crocifissione (cm. 80x55)
Forse del pittore Abbondio Bagutti di Rovio (1788-1850)
328)
329)
San Giuseppe con il Bambino.
330)
331)
332)
San Giuseppe col Bambino
Medaglione, busto e ritratto di tre prevosti e arcipreti di Mendrisio.
333)
Gaetano Pollini Antonio Torriani Giovanni Snider
Prevosto Prevosto Arciprete
334)
Don Gaetano Pollini prevosto dal 1862-1902 - Medaglione di gesso.
335)
Don Antonio Torriani, prevosto dal 1854 al 1859 - Busto di gesso.
336)
Giovanni Snider, arciprete poi monsignore - Arciprete dal 1929 al 1955.
337)
338)
Don Giuseppe Franchini prevosto dal 1859 al 1861- Ritratto del pittore Antonio Rinaldi di Termona (1816-1875)
Una targa posta sotto il ritratto dice:
MENDRISIO RICORDERÀ ETERNAMENTE
IL SUO PREVOSTO DON GIUSEPPE FRANCHINI
PRIMO FRA I BENEMERITI DI QUESTO TEMPIO
339)
340-341)
San Giovanni Nepomuceno.
Pianta
Museo.
342-343)
344)
Reliquiario di San Giustino, legno, vetro, carta, stoffa. (XVII secolo)
Telaio in legno scolpito dorato e dipinto, montanti con sei puttini, piedini a forma di aquila, coperchio piramidale.
All'interno, avvolto in stoffa, un osso del santo, sul nastro la scritta: CRUS S. IUSTINI M
345)
346)
347)
348-349)
Reliquiari architettonici a edicola, legno dipinto e dorato, vetro (Seconda metà XVII secolo)
350)
Repositorio per il Venerdi Santo (1732 oppure XVIII secolo)
351)
Ostensorio raggiato. Tabernacolo. Ostensorio raggiato.
352)
Tabernacolo, legno dorato (XVII-XVIII secolo)
Portina con ostensorio raggiato sormontatata da due testine alate.
353)
Portina di tabernacolo con Addolorata, bassorilievo in legno dorato (XVIII secolo)
354-355)
Bussolotto per le elemosine (Seconda metà XVI secolo) Bussolotto per le elemosine (XVI secolo)
Sul coperchio la scritta:
P(er) DEVOTIONE LELIO PUS(ter)LA DE MENDRISIO
356-357)
Ostensorio raggiato, piedistallo figurato (XVIII - XIX secolo?) Ostensorio raggiato (XVIII secolo?)
358-359)
Reliquiario di Santo Stefano (XVIII secolo) Reliquiario di San Siro (XVIII secolo?)
360-361)
Reliquiario di San Carlo (1853 - 1878) Reliquiario dei Santi Cosma e Damiano (XVIII secolo)
362-363)
Reliquiario a ostensorio, legno dorato (XVIII secolo) Reliquiario a croce o legno dipinto e dorato (XVII secolo)
364)
Reliquiario a croce o stauroteca (XIX secolo?)
365-366)
Croce d'altare, metallo inciso (XVI-XVII secolo) Terminale dei bracci trilobati con scene della Passione.
367)
Cristo crocifisso.
368)
Gesù coronato di spine.
369)
370-371)
Gesù cade sotto la croce. Gesù nell'orto degli ulivi
372)
Gesù legato alla colonna.
Croce d'altare o astile, bronzo argentato e dorato ? (XVII secolo?) 373-374)
Recto. Verso.
Recto.
Padre Eterno.
375)
Addolorata. San Giovanni.
376)
Pellicano che nutre i piccoli
377)
Verso.
Santo con agnello.
378)
San Pietro. Madonna col Bambino. San Paolo.
Santo con agnello.
379)
Santo con agnello.
380-381)
San Pietro. San Paolo.
Sudario della Veronica.
382)
Madonna col Bambino
Nei bracci della croce simboli della Passione.
Flagelli. Martello e tanaglia.
383)
Santo frate.
384-385)
Croce d'altare. Croce d'altare (XVII secolo)
386-387)
Crocifisso processionnale o astile, recto (XVIII secolo) Crocifisso processionnale o astile, verso (XVIII secolo)
388)
Crocifisso processionale o astile (XVIII secolo)
389-390)
Crocifisso processionale o astile (XVIII - XIX secolo)
391-392)
Calice con nodo allungato (Inizio XIX secolo) Calice (a decorazioni) (XVIII secolo)
393-394)
Calice, argento, sul piede grappoli di uva (XVIII secolo) Calice neoclassico, argento parzialmente dorato (Prima metà del XIX secolo)
395-396)
Calice dei Servi di Maria (XVIII secolo) Calice, argento dorato, vetri o pietre colorate, Crocifissione sul piede (1903)
397)
Calice con astuccio.
Calice, argento fuso e cesellato, piede a base circolare (XVII secolo?)
Astuccio, cartone e carta stampata con motivi floreali XIX-XX secolo)
398)
Patena con custodia (XVIII - XIX secolo)
399)
Pisside da viatico, argento e ottone dorato (XVI-XVII secolo)
400)
Vasetti per la conservazione degli oli santi, tappi con rustica crocetta, peltro, stagno (1780)
401)
Piatti da parata, rame argentato, bordo decorato con grandi fiori.
402)
Fondo, a sinistra una donna seduta su un sasso sostiene una grande cesta piena di frutti aiutata da un ragazzino,
a destra un uomo con gonnellino e cappello stacca con un bastone un grappolo d'uva.
403-404)
Bordo con motivi floreali, fondo con una cesta con frutti.
405)
Servizio per battesimo.
Contenitori per oli santi, crisma e catecumeni) e conchiglia per per acqua santa.
406)
407)
Turibolo (XVIII secolo) Navicella porta incenso (XVIII - XIX secolo) Turibolo (XVIII - metà XX secolo)
408)
Turibolo (XVIII secolo)
409)
Navicella porta incenso (XVIII - XIX secolo)
410)
Turibolo (XVIII - metà XX secolo)
411)
Secchielli per l'acqua santa e aspersorio a pennello.
412)
Palmatoria o bugia pontificale in custodia.
413)
Servizio di ampolline in custodia (Seconda metà XIX secolo)
Ampolline, cristallo, argento, piede circolare, manico ansato. Custodia ottagonale, legno, pelle.
414)
Mater Dolorosa (Strumento di) pace (XVIII secolo)
415)
Corone di immagine. Corona del Rosario.
416-417)
Corone di immagine.
418)
419)
Corone per immagini dipinte (XVIII secolo?)
429)
Corona di tronetto, parte superiore di un tronetto da esposizione eucaristica (XVIII secolo)
(Tronetto da esposizione vedi foto 052 e 052a)
421)
Servizio di "cartagloria", sul fondo vasi portapalma.
422-423-424)
Cartagloria.
Solitamente tre tabelle poste sull'altare che riportano alcune formule e parti del messale recitate dal sacerdote senza spostare il messale
425)
Caratgloria a sinistra.
Riporta il "cornu Evangeli", l'inizio del Vangelo secondo Giovanni.
426)
Cartagloria centrale.
Riporta le preghiere del Canone e dell'Offertorio a cui si posssono aggiungere il Gloria e altre preghiere.
427)
Cartagloria a destra.
Riporta il salmo "Cum lavat manus"
428-429-430)
Cartagloria a sinistra.
431)
SACERDOS
CUM LAVAT MANUS DICAT
Lavabo inter innocentes manus meas, et circundabo altare tuum, Domine.
Cartagloria centrale.
432)
SACRUM CONVIVIUM
IN FESTIS MAJORIBUS ET DUPLICIBUS
Gloria in excelsis Deo Credo in unum Deum
Cartagloria a destra.
433)
Cartagloria a destra.
434)
Cartagloria, dall'Oratorio di San Nicolao (XVII secolo)
435)
Gesù Bambino benedicente, legno dipinto (XVII sceolo?) Angioletto porta croce (XVIII secolo)
Tre strumenti per la Settimana Santa.
436)
Ghiringhèra o raganella. Trocola. Trabàcula o martelletto.
437-438)
San Pietro, legno policromo. Giovanni Albino Carabelli San Paolo, legno policromo. Giovanni Albino Carabelli
Castel San Pietro (1762) Castel San Pietro (1762)
Veste una tunica blu e un manto giallo, con la mano sinistra Indossa una tunica blu e un manto rossastro, nella mano sinistra tiene
regge un libro chiuso, nella destra tiene una chiave. un libro chiuso e l'elsa della spada (la lama è scomparsa) cn il braccio
destro indica l'alto.
439)
San Damiano. San Cosma.
Legno policromo - Giovanni Albino Carabelli - Castel San Pietro (1762)
440-441)
San Damiano, indossa una tunica giallae un manto blu, San Cosma, veste una tunica blu e un manto giallo,
nella mano destra la palma del martirio. nella mano sinistra la palma del martirio.
(Vedi anche foto 246.5-246.6) (Vedi anche foto 246.3-246.4)
442-443)
Sant'Anna, legno policromo. (1737) San Gioacchino, legno policromo. (1737)
Ridipinta da Giovanni Baroffio (1727-1802) nel 1794. Ridipinta da Giovanni Baroffio (1727-1802) nel 1794.
444)
Madonna
Pannelli per il pulpito, legno (XVIII secolo)
Il pulpito fu venduto alla Parrocchia di Pambio. I cinque pannelli riaquistati in occasione della mostra "Manto di Giubilo".
Evangelista Giovanni (L cm.33 - H cm. 48) Evangelista Matteo (L cm.33 - H cm. 48)
445) 446)
Martirio dei Santi Cosma e Damiano (L cm 70 - H cm. 46,5)
447)
448) 449)
Evangelista Luca (L cm.33 - H cm. 48) Evangelista Marco (L cm.33 - H cm. 48)
450-451)
Evangelista Giovanni, simbolo l'aquila. Evangelista Matteo, simbolo l'angelo.
452)
Martirio dei Santi Cosma e Damiano (L cm 70 - H cm. 46,5)
453-454)
Evangelista Luca, simbolo il bue. Evangelista Marco, simbolo il leone.
455-456)
Stendardo processionale - San Domenico / Madonna del Rosario Con la mano sinistra regge un libro chiuso, nella destra il rosario.
(Prima metà del XX secolo)
457)
Candelabri a sette luci, metallo dorato.
458)
Sette bracci a foma di rami con foglie, due pavoni convergono berso il centro.
4599
460-461)
Stendardo processionale - Madonna del Rosario / SS. Sacramento. La Madonna è posta sopra una nuvola ornata da quattro testine alate,
(XVIII - XIX secolo) con la mano sinistra regge il Bambino, con la destra tiene due scapolari.
Nella mano destra del Bambino un Rosario.
462)
La Madonna è posta sopra una nuvola ornata da quattro testine alate,
con la mano sinistra regge il Bambino, con la destra tiene due scapolari.
Nella mano destra del Bambino un Rosario.
463)
Paliotto rosa, seta ricamata in argento (XVIII secolo)
464-465)
Candelabri a sette luci, metallo dorato (XIX - XX secolo)
466)
467)
468-469)
Edicola, Addolorata con il Cristo morto (XIX secolo)
470)
Lampada pensile (XVIII secolo)
471)
San Francesco Saverio.
472-473
Madonna col Bambino. (Fotografia del pannello esposto)
La statua originale, legno policromo dipinto e dorato (XV secolo) è esposta a Presenza Sud.
474)
Tronetto da esposizione eucaristica.
475-476)
Candelieri fugurati, legno policrono dorato (XVII secolo?)
Angioletto nudo cn una mano regge un lembo del manto, l'altra è sollevata sulla testa.
Base triangolare con piedini rettangolari
477)
Insegne processionali.
478-479)
Madonna col Bambino (Metà XIX secolo) Angioletto porta croce - Giusppe Monti (ca. 1850)
480-481)
Mazza processionale (XIV secolo) Insegna processionale (Seconda metà XIX secolo)
Bastone regolatore per gli "ufficiali" delle confraternite.
482-483)
Madonna col Bam,bino (Metà XIX secolo) Madonna col Bambino, insegna processionale (XIX secolo)
484-485)
Mazza processionale (XVIII secolo) Candelabri processionali.
Bastone regolatore per gli "ufficiali" delle confraternite.
486-487)
Piviale viola (Fine XVIII secolo)
488)
Pianeta blu (XVIII secolo)
489-490)
Pianeta e manipolo blu. Manipolo blu.