Testi consultati:
- Inventario delle cose d'arte e di antichità del distretto di Mendrisio - Vol. 1
Chiesa di S.Giovanni Battista e Convento dei Serviti - Giuseppe Martinola - Edizioni dello Stato - 1975
- I monumenti artistici del Medio Evo nel Cantone Ticino - Johann Rudolf Rahn
Società Ticinese per la conservazione delle bellezze naturali ed artistiche - 1976
- Storia di Mendrisio - Vol. 1 - Mario Medici - Banca Raiffeisen di Mendrisio - 1980
- I Serviti a Mendrisio: San Giovanni e Santa Maria delle Grazie - Fontana Edizioni SA - 2018
La congregazione dei Servi di Maria o Padri Serviti.
Chiamati nel 1454 dai Torriano per reggere la chiesa di San Sisinio alla Torre, dopo pochi anni, nel 1477, discesero a Mendrisio nell'ospizio
di San Giovanni (hospitium pauperum S.ti Johannis) e vi rimasero fino al 1852 anno in cui lo stato requisì parecchi edifici religiosi sul territorio
del Cantone Ticino. Il convento venne quindi adibito a ginnasio cantonale.
Chiesa di San Giovanni Battista.
La prima chiesa, edificata nel 1503 dal frate Luca Garovo di Bissone fu parzialmente demolita nel 1721. L'anno successivo venne iniziata
la costruzione della nuova in stile barocco, su progetto dell'architetto e stuccatore Giovan Pietro Magni di Castel San Pietro.
Nel 1729 mancavano sia il presbiterio che il coro, vennero poi eseguiti su disegno di Paolo Soratini, monaco camaldolese.
Rimane sconosciuta la ragione del perchè si sia rinunciato al progetto del Magni.
La chiesa fu terminata 1733 e consacrata nel 1738. L'interno è stato sapientemente restaurato nel 1992.
NB) Le fotografie con il segno S dopo il numero sono state scattate su pellicola Ifolor, stampate su carta e passate allo scanner. (Anni 2002-2003)
A) Chiesa di San Giovanni Battista
B) Chiostro
C) Oratorio Santa Maria delle Grazie
D) Cortile
E) Antico portale
F) Ex Convento, oggi Museo d'Arte
1)
Facciata a un ordine tripartito da due coppie di lesene.
2) 3)
Vista arrivando da Via Stella Vista arrivando dalla chiesa di Santa Maria.
4)
Parte sinistra.
5) 6)
Finta nicchia: San Filippo Benizzi (Ignoto) Ovato: frammento d'angelo - Venerio Bellasio - Mendrisio (1724).
7)
Parte destra
8) 9)
Finta nicchia. Ovato: non riconoscibile - Venerio Bellasio - Mendrisio (1724).
Santa Giuliana Falconieri fondatrice delle Sorelle del
Terz'Ordine delle Servite (dette Mantellate) - Ignoto.
10)
Parte centrale.
11) 12)
Finestrone centrale, finta cornice dipinta.
13)
Ovato: San Giovanni predica nel deserto - Giovanni Battista Bagutti - Rovio (1742-1823)
14)
15) 16)
Bussola, legno di noce intarsiato, vetrata legata a piombo. L'arma dell'Ordine dei Servi di Maria.
17)
Navata, vista verso il presbiterio.
18)
19)
Navata, vista verso la controfacciata.
20)
Controfacciata, parte sopra il finestrone.
21)
La scritta dice:
VOX CLAMANTIS
PARATE «Voce di uno che grida nel deserto.
VIAM DOMINI Preparate la via del Signore»
MATH.C.3. Matteo capitolo 3
22)
Al centro l'arma dell'Ordine.
23)
Fregio perimetrale con motivi floreali e vegetali, al centro l'arma dell'Ordine.
Lapide di marmo nero con la scritta dell'atto di costruzione della chiesa del 1733, cornice di stucco e testine di putti.
Per la scritta vedi: «Storia di Mendrisio - Vol.1 - Pag. 283-284 - Mario Medici - 1980»
Bussola d'entrata sormontata da quattro angeli lignei cerofori.
24)
Bussola entrata.
Ai lati acquasantiere a conchiglia in marmo di Arzo.
25)
Particolare.
Pianta.
La volta.
26)
Vista dall'entrata verso il presbiterio.
Le virtù, monocromo verde.
Giovanni Battista Bagutti - Rovio (1774-1775) - Giuseppe Martinola le attribuisce a Giovanni Battista Brenni di Salorino.
Arcone1) Sopra la bussola d'entrata. Lato entrata
27)
Pazienza Lato verso presbiterio Temperanza
28) 29)
Pazienza Temperanza (Virtù cardinale)
Virtù di chi sa sopportare grandi difficoltà, tribolazioni, Assicura il dominio della volontà sugli istinti e mantiene
ingiustizie senza lamentarsi. i desideri entro i limiti dell'onestà.
30)
Medaglione sopra le prime cappelle entrando - Giovanni Battista Bagutti - Rovio (1774-1775)
31)
Gloria dei Santi dell'Ordine - Esaltazione della croce - La Croce è venerata dalla Vergine e adorata dai Santi Serviti.
32)
San Filippo Benizzi Santa Giuliana Falconieri San Pellegrino Laziosi I Sette Santi Fondatori
33)
Angeli reggono la croce. La Vergine assunta in cielo.
34)
Dietro a San Filippo Benizzi la Santa Giuliana San Pellegrino Laziosi
tiara segno della rinuncia Falconieri. con la gamba piagata.
al papato.
35)
I sette Fondatori rappresentati sulla scala di un tempio.
36)
San Filippo Benizzi Santa Giuliana Falconieri San Pellegrino Laziosi.
37)
Angeli con ghirlande di fiori
Le virtù, monocromo verde.
Giovanni Battista Bagutti - Rovio (1774-1775) - Giuseppe Martinola le attribuisce a Giovanni Battista Brenni di Salorino.
Arcone 2) Sopra i due confessionali. Lato verso entrata
38)
Giustizia Lato verso presbiterio Fortezza
39) 40)
Giustizia (Virtù cardinale) Fortezza (Virtù cardinale)
È la virtù morale che consiste nel dare a Dio È la capacità di continuare a vivere
e al prossimo ciò che è loro dovuto. e insistere nelle avversità.
41)
Medaglione sopra le seconde cappelle entrando - Giovanni Battista Bagutti - Rovio (1774-1775)
42)
Gloria di San Giovanni Battista - In alto a sinistra la Trinità accoglie il Santo - A destra Zaccaria e Elisabetta i genitori del Battista.
43)
La Trinità accoglie San Giovanni Battista in cielo.
44)
Gloria di San Giovanni Battista circondato da angeli festanti
45) 46)
Angeli festanti, putto alato e testine di putti. Zaccaria e Elisabetta i genitori di San Giovanni Battista.
Le virtù, monocromo verde.
Giovanni Battista Bagutti - Rovio (1774-1775) - Giuseppe Martinola le attribuisce a Giovanni Battista Brenni di Salorino.
Arcone 3) Sopra la balaustra Lato verso entrata
47)
Carità Lato verso presbiterio Prudenza
48) 49)
Carità (Virtù teologale) Prudenza (Virtù cardinale)
Rappresenta l'amore verso Dio È la virtù che fa discernere in ogni circostanza il
e nei confronti degli altri. vero bene e scegliere i mezzi per compierlo.
50)
Medaglione sopra il presbiterio - Gloria dell'Agnello.
Giovanni Battista Bagutti - Rovio (1774-1775)
51)
L'Agnello di Dio è adorato da personaggi del Vecchio Testamento.
52-53)
54) 55)
56)
57)
Salomone con la corona. Davide con l'arpa. Aronne con il turibolo.
58)
Un personaggio offre la sua corona.
Le virtù, monocromo verde.
Giovanni Battista Bagutti - Rovio (1774-1775) - Giuseppe Martinola le attribuisce a Giovanni Battista Brenni di Salorino.
Arcone 3) Sopra il coro. Lato verso il presbiterio
59)
Fede Lato verso la nicchia con l'Addolorata Speranza
60) 61)
Fede (Virtù teologale) Speranza (Virtù teologale)
È la virtù per la quale noi crediamo in Dio È la virtù per la quale desideriamo
e a tutto ciò che egli ci ha detto e rivelato. il regno dei cieli e la vita eterna.
Pianta.
A) Vano chiuso con porta a due battenti N) Cantoria
B) Cappella SS. Sebastiano e Rocco O) Porta di accesso all'organo e al campanile
C) Pulpito O.1) Locale annesso con accesso da e per il chiostro
D) Cappella dei sette Fondatori P) Porta per la sagrestia
E) Porta per il chiostro Q) Coro
F) Beato Giovanni Angelo Porro R) Sagrestia
G) Cappella del Crocifisso e San Pellegrino Laziosi R.1) Piccolo locale con lavello
H) Confessionale e pulpito S) Locale annesso 1 con accesso alla navata
I) Cappella di San Filippo Benizzi T) Locale annesso 2 - Piccolo museo
L) Porta da e per il locale annesso S e la sagrestia U) Locale annesso 3 - Piccolo museo
M) Organo V) Un tempo era l'entrata degli uomini per recarsi al coro
Parete sinistra, vista dall'entrata.
62)
(B) (C) (D) (E) (M)
Parete sinistra, vista dal presbiterio
63)
(A) (B) (C) (D) (E)
A) Vano chiuso con porta a due battenti.
64)
65)
Stucchi - Antonio Catenazzi - Mendrisio (1724-1725)
66)
Sulla banderuola si legge: ... AGNUS DEI
67)
San Giovanni Battista predica nel deserto ai primi quattro apostoli chiamati; Pietro, Andrea, Giovanni l'Evangelista e Giacomo Maggiore.
Con la mano destra tiene il bastone crociato.
Ovato (cm. 160x110) - Giovanni Angelo Borroni (?) (1684-1772)
68)
La scritta nella conchiglia dice:
JOANNES IN DESERTO «Giovanni nel deserto
PRAEDICAT predica
BAPTISMUM PENITENTIAE un battesimo di penitenza»
B) Cappella dei SS. Sebastiano e Rocco.
69)
70)
Paliotto, marmo policromo.
71)
Altare, mensa a due gradi, dossale marmoreo, due lesene con capitelli a mensola,
in alto edicola con l'immagine del Beato Giovanni Angelo Porro.
72)
Pala d'altare: Madonna col Bambino, San Rocco e San Sebastiano (cm. 240x163)
Olio su tela (cm. 240x163) - Innocenzo Francesco Torriani (1646-1712)
73)
La Madonna col Bambino rappresentati su una nuvola.
74)
La Vergine e il Bambino coronati da putti alati.
75) 76)
San Rocco rappresentato in abiti da pellegrino San Sebastiano, trafitto dalle frecce.
con bastone e conchiglia. Originariamente era un soldato, ai piedi del Santo l'armatura.
77)
Edicola con l'immagine del Beato Giovanni Angelo Porro sovrastata dall'arma (stemma) dell'Ordine dei Serviti sorretta da due putti.
78)
Beato Giovanni Angelo Porro, nella mano sinistra il Crocifisso, sul tavolo il teschio e un tralcio di vite con i grappoli.
Olio su tela (cm. 75x90) - Ignoto.
79)
Beato Tommaso Cursini detto del Fico di Orvieto con il sacco per la questua sulla spalla
porge un ramo carico di frutta a una donna in ginocchio indicandole con la mano sinistra la luce divina.
Olio su tela (cm. 65x85) - Giovanni Battista Bagutti - Rovio (1791)
80) 81)
Cornice a stucco - Ignoto (1768 ca.) Crocifissione (cm. 90x57) Domenico Pozzi - Castel San Pietro (1768)
82) 83)
Cornice a stucco - Ignoto (1768 ca.) Deposizione dalla croce (cm. 90x57) Domenico Pozzi - Castel San Pietro (1768)
C) Confessionale e pulpito.
84)
Confessionale e pulpito, legno di noce.
85)
La Colomba - Olio su tela (cm. 64x50) - XVII secolo.
86) 87)
Visto dal lato entrata. Visto dal lato presbiterio.
Testine di putti nell'angolo in basso a destra.
D) Cappella dei Sette Fondatori.
88)
Altare a due gradi con il secondo leggermente arretrato, dossale di marmo di Arzo e nero di Varenna.
Frontone curvilineo sormontato da due angeli di stucco, edicola con rappresentata la «Gloria dei sette Fondatori».
89)
Paliotto, marmo policromo.
90)
Dossale di marmo di Arzo e nero di Varenna, frontone curvilineo sormontato da due angeli di stucco,
Nela cartella in alto è rappresentata la «Gloria dei sette Fondatori» sormontata da due putti che reggono
un cartiglio con un versetto dello Stabat Mater.
91)
Pala d'altare: la Madonna consegna l'abito ai sette Fondatori.
Olio su tela (cm. 220x150) - Ignoto (Seconda metà XVIII secolo)
92)
La Vergine è contornata da angeli con i simboli della Passione.
93)
94)
La Madonna consegna l'abito ai sette Fondatori.
95) 96)
I sette Fondatori
97) 98)
Angeli recano i somboli della Passione: la spugna intinta di Angeli recano i somboli della Passione: la scala, la tenaglia.
fiele e la lancia di Longino, il telo della Veronica, la croce, i chiodi.
99)
Frontone curvilineo sormontato da due angeli di stucco
Nella cartella mistilinea la «Gloria dei sette Fondatori» sormontata da due putti che reggono un cartiglio con un versetto dello Stabat Mater.
EIA MATER FONS AMORIS Or su! Madre, fonte d'amore,
FAC ME SENTIRE VIM DOLORIS fammi sentire l'acerbità del dolore,
UT TECUM LUGEAM perchè pianga con te.
100)
Gloria dei Sette Fondatori - Olio su tela - (cm. 80x90) - Ignoto.
101)
Beato Gerolamo Ranuzzi di Santangelo in Vado in atto di pregare la Vergine Maria.
Olio su tela (cm. 65x85) - Giovanni Battista Bagutti - Rovio (1791)
102) 103)
Cornice a stucco - Ignoto (1768 ca.) Compianto sul Cristo morto (cm. 90x57) Domenico Pozzi - Castel San Pietro (1768)
Sul retro la scritta: D.O POZZI INV. ET PINXIT 1768
104) 105)
Cornice a stucco - Ignoto (1768 ca.) L'angelo al sepolcro (cm. 90x57) Domenico Pozzi - Castel San Pietro (1768)
E) Porta per il chiostro.
106)
107)
Fregio perimetrale con motivi floreali e vegetali,
108)
Stucchi - Antonio Catenazzi - Mendrisio (1724-1725)
109)
Un putto accarezza l'agnello, l'altro tiene la corda guinzaglio.
La scena è completata da tre testine di angeli e motivi floreali.
Stucchi - Antonio Catenazzi - Mendrisio (1724-1725)
110)
La nascita di San Giovanni Battista.
Elisabetta porge il bambino a Maria, dietro le due donne Giuseppe in preghiera.
Ovato (cm. 160x110) - Giovanni Angelo Borroni (?) - (1684-1772)
111)
Nella conchiglia la scritta:
INTER NATOS MULIERUM «Fra i nati di donna.
NON SUBEXIT MAIOR non è sorto uno più grande
IOANNE BAPTISTA di Giovanni Battista»
112) 113)
Graziosi putti sostengono l'ovato con l'immagine della nascita del Battista - Stucchi di Antonio Catenazzi di Mendrisio.
Pianta.
A) Vano chiuso con porta a due battenti N) Cantoria
B) Cappella SS. Sebastiano e Rocco O) Porta di accesso all'organo e al campanile
C) Pulpito O.1) Locale annesso con accesso da e per il chiostro
D) Cappella dei sette Fondatori P) Porta per la sagrestia
E) Porta per il chiostro Q) Coro
F) Beato Giovanni Angelo Porro R) Sagrestia
G) Cappella del Crocifisso e San Pellegrino Laziosi R.1) Piccolo locale con lavello
H) Confessionale S) Locale annesso 1 con accesso alla navata
I) Cappella di San Filippo Benizzi T) Locale annesso 2 - Piccolo museo
L) Porta da e per il locale annesso S e la sagrestia U) Locale annesso 3 - Piccolo museo
M) Organo V) Un tempo era l'entrata degli uomini per recarsi al coro
Parete destra, vista dall'entrata.
114)
(N) (L) (I) (H) (G)
Parete destra, vista dal presbiterio.
115)
(I) (H) (G) (F)
F) Beato Giovanni Angelo Porro.
116)
Beato Giovanni Angelo Porro, un tempo teneva la croce tra le mani.
Statua lignea vestita, snodabile.
117)
Stucchi - Antonio Catenazzi - Mendrisio (1724-1725)
118)
119)
La scritta dice:
PATERNA VOX «si udì la voce
AUDITA EST. del Padre.
HIC EST FILIUS Questi è il mio Figlio
MEUM DILECTUS prediletto
IN QUO MIHI nel quale
BENE COMPLACUI mi sono compiaciuto»
120)
Il battesimo di Gesù.
Gesù in ginocchio con le mani giunte davanti a Giovanni.
Il Battista è rappresentato con i suoi attributi, la croce e l'Agnello, in alto la colomba dello Spirito Santo.
Ovato (cm. 160x110) - Giovanni Angelo Borroni (?) - (1684-1772)
121)
La scritta dice:
A IOANNE
CHRISTUS BAPTIZARI VOLUIT «Il Cristo volle farsi battezzare da Giovanni per salvarci»
UT SALVARET NOS
122) 123)
Putti paffutelli sostengono l'ovato con il battesimo di Cristo.
G) Cappella del Crocifisso e San Pellegrino Laziosi.
124)
125)
Paliotto, marmo policromo.
126)
Altare, mensa a due gradi, dossale architettonico di marmo, due lesene con capitelli penduli,
frontone curvilineo spezzato con angeli oranti, ovato con raffigurato San Giuseppe e il Bambino.
127)
Pala d'altare: Cristo crocifisso con il braccio destro staccato dalla croce indica la gamba piagata
di San Pellegrino Laziosi sorretta da un angelo. Alle spalle del santo la Beata Giuliana Falconieri,
a destra il Beato Gioacchino da Siena coronato di rose da un putto..
Olio su tela (cm. 225x155) - Giovanni Battista Tagliasacchi (?)
128)
Pala d'altare: Cristo crocifisso con il braccio destro staccato dalla croce indica la gamba piagata
di San Pellegrino Laziosi sorretta da un angelo. Alle spalle del santo la Santa Giuliana Falconieri,
a destra il Beato Gioacchino da Siena coronato di rose da un putto.
Olio su tela (cm. 225x155) - Giovanni Battista Tagliasacchi (?) - Inizio XVIII secolo.
129)
130) 131)
Beata Giuliana Falconeri. San Pellegrino Laziosi. Beato Gioacchino da Siena coronato di rose da un putto.
132)
Un angelo sostiene la gamba piagata di San Pellegrino Laziosi.
133)
Frontone curvilineo spezzato con angeli in stucco attribuiti a Antonio Catenazzi (1724-1725).
Ovato con raffigurato San Giuseppe e il Bambino sormontato dal cartiglio con versetti del salmo 139.
EXTENDISTI MANUM TUAM
ET SALVAM ME FECIT «Anche là mi guida la tua mano e mi afferra la tua destra»
DEXTERA TUA
PSAL:139
134)
San Giuseppe e il Bambino.
Olio su tela (cm.108x90) - Ignoto.
135)
Beato Gioacchino Piccolomini di Siena.
La Vergine porge al Beato una corona di fiori, ai piedi di Gioacchino un angelo con un cero acceso, un libro e un teschio.
Olio su tela (cm. 65x85) - Giovanni Battista Bagutti - Rovio (1791)
136) 137)
Cornice a stucco - Ignoto (1768 ca.) La presentazione di Gesù al tempio (cm. 90x57) Domenico Pozzi - Castel San Pietro (1768)
138) 139)
Cornice a stucco - Ignoto (1768 ca.) Incontro con la Madre (cm. 90x57) Domenico Pozzi - Castel San Pietro (1768)
H) Confessionale
140)
Confessionale, legno di noce.
141)
Stucchi di Giovanni Giulio Brenni - Salorino (1724)
142)
San Giovanni Battista rimprovera Erode Antipa dell'illegalità del suo legame con Erodiade la sposa del fratello Erode Filippo.
In primo piano sulla destra un soldato in armatura.
Ovato (cm. 160x110) - Giovanni Angelo Borroni (?) - (1684-1772)
143)
Putto e testine di angeli con ghirlande di fiori.
Stucchi di Giovanni Giulio Brenni - Salorino (1724)
144)
La scritta dice:
DICEBAT JOANNI
REGI NON LICET TIBI «Giovanni diceva al re: non ti è lecito avere la moglie di tuo fratello»
HABERE UXORES
FRATRIS TUI
145) 146)
Angioletti sorreggono l'ovato con San Giovanni Battista che rimprovera Erode Antipa.
Sulle banderuole: IOV IULIUS BLENIUS ... FECIT ANNO 1724 «Fatto da Giovanni Giulio Brenni 1724»
I) Cappella di San Filippo Benizzi.
147)
Altare a due gradi con il secondo leggermente arretrato, dossale di marmo di Arzo e nero di Varenna.
Frontone curvilineo sormontato da due angeli di stucco, edicola con rappresentata la «Gloria dei sette Fondatori».
148)
Paliotto, marmo policromo.
149)
Altare a due gradi, dossale in parte di marmo e in parte di finto marmo dipinto.
Frontone curvilineo spezzato in finto marmo sormontato da due angeli di stucco, ovato con la nascita di San Giovanni Battista.
150)
Pala d'altare: San Filippo Benizzi superiore dei Padri Serviti in preghiera circondato da angeli che portano i suoi simboli,
la croce,il pastorale, il giglio e il pane; ancora oggi il 23 di agosto, giorno della sua festa.vengono distribuite le michette.
Olio su tela (cm. 205x135) - Giovanni Battista Tagliasacchi (?)
151)
Il santo in preghiera.
152)
Due angeli affiancano l'ovato con la nascita di San Giovanni Battista, a destra con il pastorale,
a sinistra con la croce papale a ricordare la rinuncia all'elezione pontificale durante il conclave degli anni 1268-1271.
153)
Due putti sostengono la conchiglia ornata, la scritta dice:
IN TERRIS EXEMPLUM
IN COELIS EST «Egli è esempio,in terra, patrocinio nei cieli»
PATROCINIUM
154)
Nascita di San Giovanni Battista.
Come nell'ovato della foto 110 Elisabetta porge il bambino a Maria, sul fondo Gioacchino e San Giuseppe.
Olio su tela (cm. 105x70) - Ignoto.
155)
Il Beato Francesco Patrizi di Siena
La Vergine porge un mazzo di fiori al Beato Francesco, un angioletto tre gigli.
Olio su tela (cm. 65x85) - Giovanni Battista Bagutti - Rovio (1791)
156) 157)
Cornice a stucco - Ignoto (1768 ca.) Fuga in Egitto (cm. 90x57) Domenico Pozzi - Castel San Pietro (1768)
158) 159)
Cornice a stucco - Ignoto (1768 ca.) Disputa nel Tempio (cm. 90x57) Domenico Pozzi - Castel San Pietro (1768)
160) 161)
Balaustri di testa intarsiati con motivi floreali.
L) Porta per il locale annesso S e la sagrestia.
162)
163)
Stucchi - Antonio Catenazzi - Mendrisio (1724-1725)
164)
Putti e testine di putti.
165)
Decollazione di San Giovanni Battista.
A terra davanti a Salomè e Erodiade il corpo senza testa del Battista, a sinistra il carnefice, Salomè reca il piatto con la testa del santo.
Ovato (cm. 160x110) - Giovanni Angelo Borroni (?) - (1684-1772)
166)
La scritta nella conchiglia dice:
OH CRUDELE SPECTACULUM «O crudele spettacolo:
PRAEMIUM SALTATRICIS il premio della danzatrice
EST CAPUT IOANNIS è la testa di Giovanni !»
167) 168)
Graziosi putti sostengono l'ovato con l'immagine della nascita del Battista - Stucchi di Antonio Catenazzi di Mendrisio.
Arco trionfale.
169-171)
Pilastro sinistro. Arco. Pilastro destro.
172)
Pilastro sinistro dell'arco trionfale, lapide a ricordo della consacrazione della chiesa.
TEMPLUM HOC ANNO A RED. XNE. MDCCXXIII
A FRATRIBUS ORD. SERV. B.M.V. AEDIFICATUM «Questo tempio dedicato a S.Giovanni Battista edificato
ANNO VERO MDCCXXXIII dai frati dell'Ordine dei Servi della B.V.M. nell'anno di
RESTAURATUM redenzione 1723, restaurato poi nell'anno 1733,
S.JOHANNI BAPTISTAE DICATUM l'Illustrissimo e Reverendissimo Monsignor Casimiro
ILL.MUS ET REVER. D. CASIMIRUS EX OBSR.IA dell'Osservanza, vescovo capsiense consacrò l'anno
E.PUS CAPSIENSIS CONSECRAVIT ANNO MDCCXXXVIII 1738 il 15 maggio ricorrendo l'Ascensione di N.S.G.C.»
IDIBUS MAI RECURRENTE ASCENSIONE D.N.I.C.
173)
Arco trionfale, la scritta dice:
DIGNUS EST AGNUS
ACCIPERE GLORIAM
ET HONOREM
APOC. V XII
174)
ALTARE PRIVILEGIATO COTIDIANO PERPETUO
Pianta.
A) Vano chiuso con porta a due battenti N) Cantoria
B) Cappella SS. Sebastiano e Rocco O) Porta di accesso all'organo e al campanile
C) Pulpito O.1) Locale annesso con accesso da e per il chiostro
D) Cappella dei sette Fondatori P) Porta per la sagrestia
E) Porta per il chiostro Q) Coro
F) Beato Giovanni Angelo Porro R) Sagrestia
G) Cappella del Crocifisso e San Pellegrino Laziosi R.1) Piccolo locale con lavello
H) Confessionale S) Locale annesso 1 con accesso alla navata
I) Cappella di San Filippo Benizzi T) Locale annesso 2 - Piccolo museo
L) Porta da e per il locale annesso S e la sagrestia U) Locale annesso 3 - Piccolo museo
M) Organo V) Un tempo era l'entrata degli uomini per recarsi al coro
Nel pavimento prima dei due scalini che portano al presbiterio, quattro lapidi tombali (parzialmente coperte dai banchi)
di importanti famiglie del borgo: Baroffio - Ferrari - Quartironi - Illeggibile.
Presbiterio.
175)
Balaustra destra vista di sbieco, marmo di Arzo.
176)
Balaustra destra vista frontale, marmo di Arzo - (1729)
177-178
Balaustra sinistra. Balaustra sinistra.
Ultima balaustra a sinistra, data 1729. Prima balaustra a destra, arma dell'Ordine.
179-180
Balaustra destra. Balaustra destra.
Prima balaustra a sinistra, arma dell'Ordine. Ultima balaustra a destra, scritta A G A / R
181-182
Particolare della foto 177. Particolare della foto 180.
183)
Pavimento davanti all'altare, sepolcro dei frati, lastra con lo stemma dell'Ordine, in basso la data 1709.
Altare maggiore.
184)
Rialzato di tre scalini in marmo di Arzo.
185)
186)
Marmo policromo intarsiato su fondo nero.
187)
188)
Paliotto, marmi diversi, al centro cartiglio con croce bianca.
189)
Tabernacolo, portina di stoffa.
Pianta.
A) Vano chiuso con porta a due battenti N) Cantoria
B) Cappella SS. Sebastiano e Rocco O) Porta di accesso all'organo e al campanile
C) Pulpito O.1) Locale annesso con accesso da e per il chiostro
D) Cappella dei sette Fondatori P) Porta per la sagrestia
E) Porta per il chiostro Q) Coro
F) Beato Giovanni Angelo Porro R) Sagrestia
G) Cappella del Crocifisso e San Pellegrino Laziosi R.1) Piccolo localecon lavello
H) Confessionale S) Locale annesso 1 con accesso alla navata
I) Cappella di San Filippo Benizzi T) Locale annesso 2 - Piccolo museo
L) Porta da e per il locale annesso S e la sagrestia U) Locale annesso 3 - Piccolo museo
M) Organo V) Un tempo era l'entrata degli uomini per recarsi al coro
M) Organo.
190-191)
Notificato nel 1641 nella primitiva chiesa è stato completato con l'aggiunta di ulteriori registri e spostato nella posizione attuale nel 1729.
L'ultima trasformazione e restauri vennero effettuati nel 1932.
192)
Organo, parapetto di legno dipinto a finto marmo.
Finto finestrone in cornice architettonica, dipinto a grata a imitazione di quello di fonte della sagrestia.
193)
Due parti laterali con pregevoli architetture di legno dorato, parte centrale tripartita ognuna con nove canne.
Per quanto riguarda i registri vedi: «Storia di Mendrisio - Volume 1 - Pag. 297 - Mario Medici - 1980»
194)
Frontone, al centro l'arma dell'ordine affiancata da angeli musicanti e testine di cherubini.
195-S)
Frontone, lato sinistro: angelo musicante e testine di cherubini.
196-S)
Frontone, centrale: l'arma dell'Ordine inserita in una ricca architettura.
197-S)
Frontone, lato destro: angelo musicante e testine di cherubini.
198-199)
Parte laterale sinistra, strumenti musicali: Parte laterale destra, strumenti musicali:
un salterio,una tromba naturale, un corno il primo in alto abbastanza misterioso,una cetra,
a forma di chiocciola, un triangolo con anelli, una lira, un flauto.
tre flauti. In alto il triregno papale.
In alto l'Agnello Pasquale.
N) Cantoria.
200) 201)
Sopra la cantoria, sotto il finestrone verso la sagrestia in cornice
architettonica, grata di legno dipinto.
202)
Cantoria.
203)
Santo guerriero. Pala dell'altare maggiore della primitiva chiesa. Santa martire.
204)
Pala dell'altare maggiore della primitiva chiesa - Olio su tela - (cm. 250x175) - Cesare Carpani - Como - (1533-1604)
La madonna in trono col Bambino, a sinistra San Filippo Benizzi e San Giovanni Battista, a destra un santo e San Pietro.
In ginocchio, a sinistra Santa Caterina d'Alessandria, a destra Santa Lucia.
205)
San Filippo Benizzi. Madonna in trono col Bambino. Santa Apollonia.
San Giovanni Battista. San Pietro.
206)
207-208)
San Filippo Benizzi. Santa Apollonia
San Giovanni Battista. San Pietro.
209)
210)
Santa Caterina d'Alessandria, dottore della Chiesa. Santa Lucia, nella mano destra i suoi attributi, gli occhi.
Sul capo la corona,uno dei suoi attributi. Patrona dei ciechi e degli oculisti
211) 212)
Santo guerriero. (cm. 97x42) Santa martire. (cm. 97x42)
Bottega di Francesco Torriani (1612-1681) Bottega di Francesco Torriani (1612-1681)
213)
Cantoria, parapetto di legno dipinto a finto marmo come quello dell'organo dall'altro lato del presbiterio.
Finestrone in cornice architettonica, grata di legno dipinto.
O) Porta di accesso all'organo e al campanile.
214)
215)
Stucchi - Ignoto - (1729-1733) - La scritta nella conchiglia dice:
BEATUS
IO. ANGELUS «Beato Giovanni Angelo di Milano»
MEDIOLANENSIS
216)
Apparizione della Madonna e di San Filippo Benizzi al Beato Giovanni Angelo Porro.
La Vergine dona il giglio simnbolo dell'Ordine al Beato Giovanni Angelo Porro.
Ovato (cm. 160x110) - Giovanni Angelo Borroni (?) - (1684-1772)
O.1) Locale annesso con accesso per il chiostro.
217-S)
Lapide marmorea depositata nel locale annesso al campanile (Foto maggio 2002)
Oggetti depositati nel locale annesso al campanile (Foto maggio 2002)
218-S) 219-S)
220-S)
Q) Coro.
221)
Medaglione sopra il coro.
Le finestre sopra il cornicione sono ornate con stucchi di Carlo Bernasconi e figlio (ca. 1730)
222)
Angeli in volo reggono il cuore trafitto e il giglio simbolo dell'Ordine.
223)
L'arma dell'ordine dei Servi di Maria.
224)
Un angelo e un angioletto sostengono il cuore trafitto dalle sette spade.
Cornice mistilinea ornata con festoni e motivi vegetali.
225)
226)
227)
Il coro visto dalla porta del campanile.
228)
Legno di noce, tredici stalli con alti braccioli, i tre centrali con fregio sulla cimasa, sugli altri dieci un vaso ligeo con fiori.
In primo piano i banchi riccamente istoriati riservati al Signor Landfocto e alla Signora Landfocta. (Vedi anche U annesso 3 - Piccolo museo)
229)
Visto dalla porta della sagrestia.
230) 231)
Inginocchiatoi con armadietti, davanti sedili ribaltabili.
231a)
Con l'impalcato per la posa dell'ancona durante la Settimana Santa.
232)
Faccia posteriore dell'altare.
233)
Tabernacolo degli Oli Santi.
Vi era custodito l'Olio Santo utilizzato per l'amministrazione dell'Estrema Unzione.
234)
I banchi riservati ai Signori Landfocti.
235)
L'incisione dice: PER L'ILLMA SIGRA LANFOCTA - «Per l'Illustrissima Signora Landfocta»
236) 237)
L'arma dell'Ordine incisa sui banchi.
La statua dell'Addolorata.
238)
Due angeli affiancano la nicchia aperta nel 1775, gli stucchi sono quelli esistenti di inizio secolo.
239)
In basso due putti indicano la Madonna Addolorata, in due superiori in volo reggono la corona.
Candelabro in ferro battuto a sette braccia a indicare i Sette Dolori della Vergine.
240)
VIRGO DOLOROSISSIMA ORA PRO NOBIS - «Vergine dolorosissima prega per noi»
241)
242-243)
Particolare angeli foto 238.
P) Porta per la sagrestia.
244)
245)
246)
Stucchi - Ignoto - (1729-1733) - La scritta nella conchiglia dice:
BEATUS
IOACHIMUS «Beato Gioacchino di Siena"
SENENSIS
247)
San Gioacchino di Siena per intercessione della sorella guarisce un epilettico.
Ovato (cm. 160x110) - Giovanni Angelo Borroni (?) - (1684-1772)
Pianta.
A) Vano chiuso con porta a due battenti N) Cantoria
B) Cappella SS. Sebastiano e Rocco O) Porta di accesso all'organo e al campanile
C) Pulpito O.1) Locale annesso con accesso da e per il chiostro
D) Cappella dei sette Fondatori P) Porta per la sagrestia
E) Porta per il chiostro Q) Coro
F) Beato Giovanni Angelo Porro R) Sagrestia
G) Cappella del Crocifisso e San Pellegrino Laziosi R.1) Piccolo locale con lavello
H) Confessionale S) Locale annesso 1 con accesso alla navata
I) Cappella di San Filippo Benizzi T) Locale annesso 2 - Piccolo museo
L) Porta da e per il locale annesso S e la sagrestia U) Locale annesso 3 - Piccolo museo
M) Organo V) Un tempo era l'entrata degli uomini per recarsi al coro
R) Sagrestia. (Arredo 1792)
248-S)
Verso il presbiterio. Verso il piccolo locale con lavello Verso l'esterno.
249)
Porta entrata sagrestia Porta locale con lavello.
250)
251)
Predica di San Giovanni Battista.
Olio su tela (Cornice cm. 205x155) - Attribuito a Antonio Baroffio (1762-1823)
252)
San Giovanni Battista seduto su una roccia, con la mano destra regge il bastone con la croce,
la mano destra alzata a indicare la divinità, ai suoi piedi l'agnello, l'altro suo attributo.
Sulla base due angioletti reggono cartigli con testi di preghiere.
253)
Sulla banderuola la scritta: ECCE AGNUS DEI - «Ecco l'Agnello di Dio»
254-S/255)
Prticolare. Vaso con palmette, legno di noce.
256-257)
Stemma dei Servi di Maria, dorato e coronato, sulla corona sette fiori. Angioletto a destra dell'ovato con San Giovanni Battista.
258)
Piccolo locale annesso alla sagrestia.
Lavello in marmo di Arzo con sovrastante acquaio in nicchia.
259-S 260-S)
Armadio per gli arredi sacri, tripartito fra quattro lesene. Corpo inferiore, tavolone con scaffali per i paramenti.
261)
262)
Frontone, cuore trafitto dalle sette spade (una è caduta) sovrastato dal Crocifisso affiancato da due putti.
263-265)
Squarcio finestra a sinistra dell'armadio. Intradosso finestra a destra dell'armadio Squarcio finestra a sinistra dell'armadio.
266-S)
Verso esterno. Verso l'annesso 1. Verso il presbiterio.
267)
Verso l'annesso 1.
268)
San Luigi Gonzaga.
Olio su tela (Cornice cm. 205x155) - Attribuito a Giovanni Battista Bagutti - Rovio (1742-1823)
269)
San Luigi Gonzaga in estasi davanti alla croce.
270)
Due angeli fanciulli reggono gli attributi del santo, la croce e il giglio.
Ai piedi la corda con i nodi per la flagellazione, il manto rosso e la corona a significare la rinuncia agli agi della sua nobiltà.
271)
272-S/273
Vasi con palmette, legno di noce.
274-S-275)
Angioletto a sinistra dell'ovato con San Luigi Gonzaga. Angioletto a destra dell'ovato con San Luigi Gonzaga.
276)
Stemma dei Servi di Maria dorato e coronato, sulla corona sette fiori.
277)
Verso l'annesso 1. Finestrone verso il presbiterio.
278)
279)
280) 281)
Squarcio sinistro. Angeli e vasi - Attribuiti a Antonio Baroffio (1795)
282) 283)
Squarcio destro. Angeli e vasi - Attribuiti a Antonio Baroffio (1795)
284-286)
Intradosso finestrone verso il presbiterio.
287)
Intradosso, parte a sinistra.
288)
Intradosso, parte centrale.
289)
Intradosso, parte a destra.
Volta della sagrestia.
290)
Trasfigurazione di Gesù sul Monte Tabor - Affresco - Attribuito a Giovanni Battista Bagutti - Rovio (1774-1775)
Dall'interno verso l'esterno:
1) Cornice a finto toro
2) Cornice a raggiera
3) Cornice decorata con rosette
4) Cornice a spirali vegetali
5) Cornice decorata a rosette
Ai quattro angoli amorini reggono ghirlande di fiori.
291)
292)
Dall'alto al basso.
- A sinistra il profeta Elia, al centro Cristo.
- Mosè mostra le tavole della Legge.
- Giacomo Maggiore, Giovanni e San Pietro, ai suoi piedi le chievi e il libro.
293-S)
Trasfigurazione di Gesù.
294-S)
Mosè mostra le Tavole della Legge.
295-S)
Il profeta Elia.
296-S)
San Pietro.
297-S)
Doppia cornice a rosette e fiori, cornice a spirali vegetali, al centro due amorini ornano un vaso con festoni di fiori.
298)
Lato verso il locale con il lavello - Amorini in volo sorreggono ghirlande di fiori.
299)
Amorino a sinistra.
300)
Amorino a destra.
301)
Lato verso il locale annesso 1 - Amorini in volo sorreggono ghirlande di fiori.
302)
Amorino a sinistra.
303)
Amorino a destra.
S) Locale annesso 1 con accesso alla navata
304)
San Luigi.
305)
Graffito commemorativo per il frate Antonio Baroffio, il testo dice:
FR. ANTONIO BAROFFIO. MENDRISIENSI. «Al frate Antonio Baroffio mendrisiense
ORDINIS SERVORUM B.V.M. dell'Ordine dei Servi della B.V.M.
PRIMUM PLACENTINI. AD. D. ANNAE dapprima alunno nel Convento di Sant'Anna di Piacenza
TUM HUIUS COENOBII ALUMNO poi di questo Cenobio,
DE UTROQUE OPTIME. MERITO per meriti insigni
FR. MICHAEL ANG. BORRI PRIOR. il frate Michelangelo Borri, Priore,
MONUMENTI POSUIT. A.N. LXVI MENSIS (?) DIE XIX pose in memoria.
OB. IV KAL DECEMBRE MDCCXCVII Morì il 27 novembre 1798 (Nel graffito la data in numeri romani è 1797)
306-307)
Crocifisso. L'Addolorata.
308-S)
Volta - Angioletti contornano il monogramma di Maria.
309)
310)
311)
T) Locale annesso 2 - Piccolo museo. (Purtroppo oggi è un deposito)
312)
Volta.
313)
La Madonna in ginocchio ai piedi della Trinità - Ambito dei Baroffio.
La Trinità.
314)
Il Figlio Lo Spirito Santo Il Padre
315)
316) 317)
318-319-320-321)
I quattro pennacchi sono decorati con testine di cherubini monocromatiche.
322-S)
323-S/324-S)
Quattro reliquiari d'argento. Tre reliquiari d'argento e un Crocifisso.
325S) 326-S)
Teca con le regliqui di San Filippo Benizzi.
327-S)
L'urna con le reliquie di San Severo e altre quattro piccole urne.
328-S)
Urna con le reliquie di San Severo.
Un osso della gamba donato nel 1681 dal papa Innocenzo XI (Benedetto Odescalchi) all'Abate GuidoTorriani
di Mendrisio che ne fece dono l'anno seguente alla Cappella dei SS. Sebastiano e Rocco della Chiesa di San Giovanni.
U) Locale annesso 3 - Piccolo museo. (Purtroppo oggi è un deposito)
329-S)
Guardando dall'annesso 2, in fondo la porta verso il corridoio V.
330-S/331-S)
Banchi riservati ai Signori Landfocti, oggi nel coro.
332-S)
(12) Santa Giuliana Falconieri (11) (10) (9) San Filippo Benizzi
333-S)
(11) Beato Giovanni Angelo Porro (10) San Bonagiunta (9) San Filippo Benizzi
334-S)
Guardando verso il locale annesso 2.
335-S/336-S)
Banchi riservati ai Signori Landfocti, oggi nel coro.
337-S)
(2) (3) (4) (5) (6) (7) (8)
(2) Sant'Alessio Falconieri (3) San Jacopo Bertoni (4) San Manetto
(5) Sant'Uguccione (6) Sant'Amadio Amidei (7) San Sostegno (8) San Pellegrino Laziosi
338-S)
(1) (2) (3) (4) (5) (6) (7) (8)
(1) San Bonfiglio (2) Sant'Alessio Falconieri (3) San Jacopo Bertoni (4) San Manetto
(5) Sant'Uguccione (6) Sant'Amedeo Amidei (7) San Sostegno (8) San Pellegrino Laziosi
339-S)
(1) (2) (3) (4) (5) (6) (7)
(1) San Bonfiglio (2) Sant'Alessio Falconieri (3) San Jacopo Bertoni
(4) San Manetto (5) Sant'Uguccione (6) Sant'Amedeo Amidei (7) San Sostegno
340-S)
(1) (2) (3) (4) (5) (6) (7) (8)
(1) San Bonfiglio (2) Sant'Alessio Falconieri (3) San Jacopo Bertoni (4) San Manetto
(5) Sant'Uguccione (6) Sant'Amedeo Amidei (7) San Sostegno (8) San Pellegrino Laziosi
341-S) 342-S)
(1) San Bonfiglio (2) Sant'Alessio Falconieri
343-S) 344-S)
(3) San Jacopo Bertoni (4) San Manetto
345-S 346-S)
(5) Sant'Uguccione (6) Sant' Amedeo Amidei
347-S 348-S)
(7) San Sostegno (8) San Pellegrino Lazioni
349-S 350-S
(9) San Filippo Benizzi (10) San Bonagiunta
351-S 352-S)
(11) Beato Gioavnni Angelo Porro (12) Santa Giuliana Falconieri
Immagini della chiesa durante la Settimana Santa e dell'Addolorata esposta davanti all'altare.
353)
354-355)
356)
Antica ancona - Giovanni Battista Bagutti - Rovio - (1742-1823) - Disegno prospettico di Giovanni Battista Brenni di Salorino.
Esposta fino agli anni settanta del secolo scorso è oggi oggetto di restauro da parte del restauratore Jacopo Gilardi.
(Foto 1974).